La concorrenza è l'anima del commercio e della trasparenza. Insomma, della regolarità dei rapporti tra le tante componenti della società. Quella che spinge al miglioramento.
Questo pensiero, determinante nelle nazioni dove l'equilibrio dei poteri è la norma, in Italia non si è ancora affermato.
Almeno a leggere il Rapporto sul processo di liberalizzazione redatto da Società libera, dal quale si evince che siamo un Paese a sistema prevalentemente chiuso e refrattario al confronto, anche se qualche piccolo passo avanti c'è stato: " Gli ostacoli incontrati dai timidi tentativi di liberalizzazione riflettono il potere d'interdizione di lobby e corporazioni pronte a difendere le rispettive nicchie monopolistiche".
Il Rapporto non usa mezzi termini. Per tutto questo "la certezza del diritto individuale non viene vista come un bene pubblico, ma alla stregua di un privilegio concesso in modo selettivo e arbitrario; il merito e la creatività sono sviliti a vantaggio di conoscenze personali e familiari".
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